Biblioteca Comunale
dal 04/05/96 al 18/05/96
Casalnuovo di Napoli (Na) – Corso V.Emanuele
Hanno detto di lui:
Non ditemi signori che non vi siete mai chiesti quale sarebbe stato il mezzo più opportuno per fuggire, quale la via di fuga più breve, quale la morte più indolore; se bastava chiudere nel cassetto i propri sogni o mettervi anche la testa. Come dite? Volete conoscere una risposta?
No, mi dispiace, ma non sarò io a darvela, ma, ad ogni modo, vi posso suggerire di cercarla in questa sala dove state leggendo queste poche righe. Se date una rapida occhiata vedrete dei pannelli con sopra.. qualcuno li chiama disegni, altri quadri, altri ancora opere d’arte, ma preferirei, col vostro consenso, chiamarli sensazioni.
Ecco, cominciate a guardarle una per una e cercate di riconoscerle perché sono sicuramente dentro di voi in qualche antro buio e dimenticato, in qualche scatola riposta lì, sull’armadio, o in qualche tasca del vecchio soprabito smesso. Cercate! Cercate senza sosta perché non potete più ignorarle ore: sono la vostra salvezza quando fuori piove a dirotto, ed il vostro rifugio quando qualcuno vi insegue. Non dovete meravigliarvi di ritrovare i vostri sogni in queste sensazioni, di leggervi quei segreti che solo voi conoscete e nessun altro.
Non sorprendetevi, non siete in un castello incantato e non vi hanno fatto bere nessun filtro magico. Continuate a girare, anzi, e percorrete questi paesaggi per metà reali e per metà immaginari: issate l’ancora e navigate per questi mari in tempesta sotto questi cieli scuri e minacciosi; aprite quella porta per ammirare le forze un po’ distorte, un po’ ovvie e talvolta perverse di una natura che se i vostri occhi perdono pezzo per pezzo, è la memoria a proiettarla di tanto in tanto in quei rari momenti di sospensione temporale, di attesa, in questi intervalli surreali che, pur sembrano infiniti, durano infinitamente poco, quando sogno e realtà inconcepibilmente danno l’idea di congiungersi.
Ed anche se dopo, quando si allontanano, è ancora più gravoso il peso da sopportare, non opponetevi a queste sensazioni, non potete combatterle, non potete arginarle e non potete mai dimenticarle del tutto.
Lasciate allora che la pittura di Alfonso Palma sai la chiave della vostra fantasia, lasciate che quest’artista vi conduca nei suoi paradisi che sono soprattutto i vostri, aprite la porta a questi suadenti melodie cromatiche, a queste visioni talvolta tranquille, talvolta sconvolgenti e sognate quel tanto che basta per poter ricominciare, come ogni giorno, anche domani, cercando di non perdere un’identità che si smaterializza sempre più velocemente, cercando di mantenere un po’ di quel colore che vi distingue dal grigiore della realtà.
Filosofia e mitologia nell’Artista Palma
Accademico di corrente napoletana con esperienza trentennale, ha concorso ad un progetto di Arredo urbano, realizzando nella stazione delle F.S. di piazza Amedeo tre pannelli delle dimensioni di m. 6 X 1.5 – opere Monumentali, per la città di Napoli. Pittore en plein air, con messaggio raffigurativo, dove si evince nel suo testamento spirituale, racchiuso in tre canoni fondamentali; un espressionismoaulico, sublime e popolare-storico-civile-promozionale. Impressionista sui generis che si allinea ai fini storici dei più accreditati artisti passati, quali: Manet, Pissarro, Cezanne, Monet, Renoir, Van Gogh, Gouguin e Courbet.
Esperto nell’arte compositiva, eccelle nella rappresentazione di paesaggi, marine, nature morte, fiori, distinguendosi per la sua “solarità”. Osservando attentamente la pittura del Palma, possiamo affermare che la sua arte si manifesta con un espressionismo dionisiaco, giusto come affermano i vari Bartolini, D’Amico, Papaccio e l’Avino.
Aldo Zolfino
Humanitas e natura nel Palma
Filosofie e filologie sostenute vibrano in un cromatismo luminoso, dove aria e colori, immagini e prospettive coniugano emozioni a ventaglio nel cuore dell’artista.
Alfonso Palma si trasmette in un multimediale discernimento vivendo una metamorfosi culturale che non si stacca dalle proprie radici. Una forza con proiezioni e percezioni lo inserisce in un contesto evolutivo della poesia interiore tracciante volumi e teorie dai percorsi antichi: nature, fiori, campi, casupole, distese, cieli, mai, sempre composti in un lirismo ravvicinato e chiaro.
La sua pittura non si stacca dal quotidiano, con profonda umanità Palma coglie momenti e frammenti senza scomporsi, sempre in una chiave nuova con simbolismi sostenuti da valori e toni principi laddove il linguaggio è sintesi per chiaroscurali vitalizzanti dal tocco musicale di un espressionismo poetico.
Gianni Ianuale