IL COLORE OLTRE LA NATURA a cura di GIANNI IANUALE
IL COLORE OLTRE LA NATURA a cura di GIANNI IANUALE
Tra immagini, natura e metafisica. Tra i luoghi dell’infinito.
Osservando i cicli pittorici dell’artista Alfonso Palma, mi viene spontaneo assegnare loro dei titoli come excursus di luoghi e variegati percorsi, là dove a mio giudizio scopriamo una vera enciclopedia di opere che, per un critico, è alquanto difficile da quale feeling di opere o immagini iniziare, tengo a dire che la sua produzione, sia di ieri sia di oggi, si fa osservare da ogni angolo e sfumature.
Le ultime opere letterarie che ho curato, allestito e presentato personalmente, ho dato questi titoli: “ Aneliti di libertà” ; “Come un giardino d’inverno” ; “ Quando la luna nel vento”; “ Come cristalli d’acqua”; “ Nei silenzi della sera” e “ Il potere dell’anima”. Ebbene in questa elegante mostra scopro con piacere che i titoli sopraccitati si addicono a meraviglia alla pittura del nostro artista, in quanto il suo mondo cromatico è costituito soprattutto dalla meditazione e dall’immediatezza, un privilegio esclusivo che solo pochi artisti posseggono.
Momenti intensi tra impulsi di quella visibilità che parla da sola, intessuta di nuove stagioni, attimi fuggenti, rimembranze, presente, passato e vissuto in un concerto di colori, il tutto sempre in armonia con la natura. Quindi esuberante ebbrezza, nonché orizzonti di luce che portano l’uomo a riflettere, al di là delle opere stesse, i problemi della nostra società come un confronto allo specchio: da una parte il male e da una parte l’arte intesa come bene.
Signori miei, di questi tempi, non ci siamo! Meno male che l’arte emerge ancora come il “ Vero amore “ , lontana dai divorzi, dalle separazioni, dall’uso e getta sessuale e non solo, come da quei matrimoni che durano tre mesi e basta. Come società siamo lontani da tutto ciò che è divino, bello, apprezzabile e ingegnoso. Pertanto a mio giudizio è meraviglioso che l’artista Alfonso Palma, sposi l’arte allontanandosi da questi problemi disumani e mai in armonia con la natura.
La pittura salva l’ingegno, salva l’artista, salva l’anima e lo spirito dalle intemperie di questa società balorda. Alfonso Palma riesce in piena armonia a proiettare quelle immagini del suo mondo anche nell’arido animo degli indifferenti. Quindi, personalmente, mi onoro di rappresentare questo sensibile protagonista della tela, che avvicino al lirismo “ foscoliano “ e “ leopardiano “ e per certi aspetti nei cicli passati, a Monet in quanto il movimento oleografico offre prospettive di un certo valore antico.
Alfonso Palma ha saputo edificare storie e momenti di vita ricche di calore umano, valorizzate dai suoi esercizi di alta pedagogia pittorica. In fondo, queste opere che ammiriamo tutti con indiscussa osservazione ed oculatezza , sono senza alcun dubbio ossigenate da un marcato intelletto; aperti a quanti si immedesimano a scrutare l’evoluzione dello spirito in chiave esplorativa. Opere ricche di quell’umus elegiaco, fondamentale nell’artista, che riesce a dominare il tempo e se stesso con le sue magie, con i dettati della coscienza e quell’humanitas che solo i grandi artisti, ossia i poeti della tela, sanno indossare con vero ed autentico amore.
Il cammino pittorico di Alfonso Palma trasforma il pensiero in immagini, in quanto la sua pittura è sostanza ed essenza dei sensi collocandoli in quei luoghi a lui congeniti, dove il valore è una meta obbligata.
Nelle sue tele emergono più messaggi insieme, un vero laboratorio spirituale e teologico, nonché il bisogno di esplorare l’etimologia, quale origine dell’eternità in chiave pittorica. Temi sempre consoni alle sue idee, sublimati dalla coscienza, sembrano macinare il tempo nell’anatomia del trasporto. Infine, anatemi richiamanti i punti cardine dei suoi principi in rapporto col dialogo meditativo.
Protagonista di infinite oleografie, quali performance in proiezione alle sfaccettature elementari, l’artista napoletano scopre nei cromatismi nuovi moduli che richiamano la concentrazione dell ‘ istinto, pertanto si abbandona a sollecitazioni percettive, dove l’impegno diviene itinerario nell’itinerante tra catarsi elegiaca e sussulto emotivo.
Una pittura ricca di quelle virtù dianoetiche, che secondo Aristotele sono esclusivamente intellettive , perché partono dall’anima in quanto si distinguono da quelle etiche e morali. Aristotele le indicava soprattutto nell’arte, nella scienza, nella saggezza, nella sapienza e nell’intelletto, virtù che arricchiscono il percorso di Palma al di là della materia stessa. L’artista residente ad Avellino ritrova nella pittura il suo “modus” espressivo tra percorsi e fragranze di un passaggio eterno nel soffio che contraddistingue i più grandi sentimenti, quali aneliti di libertà stregata che assegna al suo modo di dipingere lo scettro di un valore che non si discute.
“ Se l’anima è la madre di tutte le libertà” , quella di Alfonso Palma si abbandona nei meandri di quei colori che rafforzano le coscienze, divenendo riferimento di un presente la cui profondità scaturisce dai sentimenti e l’amore per le cose concrete.
Egli spinge il tempo con “ ETERNA CALAMITA” , attratto da moduli e paesaggi pittorici, dove il mistero, il mistico e il vangelo esistenziale, s’aprono come ventagli di luce con testimonianze che accendono nel suo istinto la fiamma dell’ingegno diffondendola negli animi di quanti hanno bisogno di recuperare valori e rimuovere nel tessuto escatologico del vivere sani la bellezza e l’armonia della creatività.
Alfonso Palma scopre tra i meridiani dell’arte il proprio pensiero in sintonia con il sigillo dell’immortalità, in quanto si affida alle sue alte capacità pur sapendo ” che nulla si può fare se alla base non vi è studio e ricerca” , quindi la sua comunicazione pittorica è visibilità di un concerto che apre nuove finestre sul cielo per cogliere altri voli tra crismi interiori ed iconografie intessute della sua creatività.
Egli forgia la sua indole in una società che ha sempre più bisogno di ulteriori cambiamenti, nonché motivi stimolanti e uno spirito umanitario.
E’ un dettato dalle tematiche forti la pittura di Alfonso, perché s’apre a dialoghi e dimensioni universali che sfociano nel messaggio globale tra immagini che s’abbandonano nella quiete, in un mondo in cui la pace dona ai luoghi cosmici il respiro e il messaggio dell’artista.
In diversi libri ripongo sempre questo messaggio:
“ Vi sono disegni che non riusciamo ad interpretare, eppure in essi vi sono le chiavi per evadere delle nostre prigioni”.
Continuando sulla scia dell’arte odierna, desidero affermare che le opere presenti si fanno osservare da sole, in quanto intrise di una teologia di fondo i cui elementi accendono concetti e vibrazioni come un’energia elettrizzante, che ci aiuta a rafforzare la vigna del cammino e in quanto al sociale, ci fa stringere attorno ai nostri sacrifici, affinché i fenomeni degli sbandati e le cause verso gli innocenti, possano annegare nell’oceano dell’inferno, ma talvolta la fragilità del pensiero e l’energia che s’intravede nell’animo di Palma, fan si che la luce di ogni sera insieme alle stelle emerga nel nostro animo con i suoi colori, con serenità, esplodendo come un guerriero che lancia la spada della pace verso il male e il dolore: qui il tutto diviene pittura musicata dai sensi e dall’inconscio che il grande artista napoletano assegna al mondo dei contemporanei.
Le sue opere, soprattutto pedagogiche, sono intrise di vita quotidiana, di profumi antichi che vanno scomparendo, di idilli che fermentano nel silenzio della natura incantata, di amore verso i popoli, di spirito innovatore e coinvolgente. Una serie di quid espressivi felicemente dettati dall’istinto dell’artista, che solo a vederle ed ammirarle, palpitano tra quelle “ sinfonie interiori” che ogni uomo ne vorrebbe vivere le atmosfere con delicata armonia.
Al nostro grande artista e pittore va il plauso della critica competente, gli auguri di lunga vita , tanta felicità tra i colori più belli che nascono dal suo cuore e nel contempo ci complimentiamo di aver aperto una finestra sul mondo in questa bella città che offre grandi spazi d’arte, meraviglioso mondo che di secolo in secolo ci offre grandi artisti, appunto come quello odierno, Alfonso Palma.
Gianni Ianuale
Presidente International Vesuvian Academy
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